«Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando declinano le mie forze» (Sal 71,9). È il grido dell’anziano, che teme l’oblio e il disprezzo. Così come Dio ci invita ad essere suoi strumenti per ascoltare la supplica dei poveri,
Egli attende anche da noi che ascoltiamo il grido degli anziani. Questo interpella le famiglie e le comunità, perché «la Chiesa non può e non vuole conformarsi ad una mentalità di insofferenza, e tanto meno di indifferenza e di disprezzo, nei confronti della vecchiaia. Dobbiamo risvegliare il senso collettivo di gratitudine, di apprezzamento, di ospitalità, che facciano sentire l’anziano parte viva della sua comunità. Gli anziani sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna». Perciò, «come vorrei una Chiesa che sfida la cultura dello scarto con la gioia traboccante di un nuovo abbraccio tra i giovani e gli anziani!». Papa Francesco 🌻
Gli anziani sono maestri di esperienza, saggi custodi di un sapere concreto fatto di vita vissuta, esperti conoscitori del passato prossimo desiderosi di lasciare pezzi di memoria … Spesso, purtroppo, sono lasciati soli e restano inascoltate voci che in alcuni casi vengono ritenute fastidiose. È la cultura dello scarto che si è impadronita del mondo e che ha preso il sopravvento sulla solidarietà, il rispetto e l’amore. Non facciamoci prendere da questa cultura frutto dell’egoismo e diamo valore a chi con la sua esperienza di vita può e desidera trasmettere un patrimonio che nessun libro potrà mai contenere. L’anziano è una ricchezza infinita, una miniera capace di donare una sapienza antica e ascoltare un anziano è un privilegio al quale nessuno dovrebbe mai rinunciare. Franca e Vincenzo 🌻🌻