Ricordo un ritornello che diceva che l’acqua stagnante si corrompe, si guasta. È quanto accade quando la vita dell’amore nei primi anni del matrimonio ristagna, smette di essere in movimento, cessa di avere quella sana inquietudine che la spinge in avanti.
La danza proiettata in avanti con quell’amore giovane, la danza con quegli occhi meravigliati pieni di speranza non deve fermarsi. Nel fidanzamento e nei primi anni di matrimonio la speranza è quella che ha in sé la forza del lievito, quella che fa guardare oltre le contraddizioni, i conflitti, le contingenze, quella che fa sempre vedere oltre. E’ quella che mette in moto ogni aspettativa per mantenersi in un cammino di crescita. La stessa speranza ci invita a vivere in pieno il presente, mettendo il cuore nella vita familiare, perché il modo migliore di preparare e consolidare il futuro è vivere bene il presente. Papa Francesco
La vita matrimoniale è una questione di cuore che vive amando, che abbraccia per ogni tempo e ogni situazione sperando, che incoraggia a camminare con lo sguardo puntato al futuro. Nella concretezza del quotidiano “tutto crede, tutto sopporta, tutto spera”. Ogni alba è motivo per spingere i passi oltre il presente con i piedi, però, saldamente piantati per terra. Le comunità parrocchiali devono, quindi, sapersi fare compagne di viaggio facendosi vicine ai fidanzati e agli sposi specialmente nei primi anni del matrimonio. Franca e Vincenzo 🙂