Tutto e’ una carezza di Dio

Insistere nel dire che l’essere umano è immagine di Dio non dovrebbe farci dimenticare che ogni creatura ha una funzione e nessuna è superflua. Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio.

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La storia della propria amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo gli fa tanto bene. Chi è cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare la propria identità. Papa Francesco

Al posto del nostro commentino preferiamo riportare alcune parole dello stesso Papa Francesco.

“Portare quella carezza di Dio perché così Dio ha accarezzato noi con la sua misericordia. Portare agli altri, a quelli che hanno bisogno, a quelli che hanno una sofferenza nel cuore, sono tristi, avvicinarsi con quella carezza di Dio che è la stessa che lui ha avuto con noi”.

«La mia vita, il mio atteggiamento e il modo di andare per la vita – ha detto il Papa – devono essere un segno concreto che Dio è vicino a noi. Piccoli gesti di amore, di tenerezza, di cura. Devono far pensare che Dio è vicino a noi. E così si apre la porta della misericordia». Da qui il messaggio di Francesco: «Che questo Giubileo possa aiutare la nostra mente e il nostro cuore a toccare con mano l’impegno di Dio per ciascuno di noi, e grazie a questo trasformare la nostra vita in un impegno di misericordia per tutti». –

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