Mt 24, 42-51  – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

A volte ci si chiede quale è lo scopo della nostra vita. Le risposte, quando ci sono, appaiono molto diverse mentre più spesso si preferisce evitare di rispondere.

Per noi cristiani lo scopo della vita è rendere grazie e lode a Dio. Tutto quello che facciamo quindi deve avere questo fine. Se, invece, il nostro fine è diverso tutto cambia e metteremo al primo posto altre cose tra le quali per esempio l’accumulo di danaro, il successo o il potere. Quando accade questo tutta la vita diventa una forsennata corsa verso mete che non ci appagheranno mai. Se, invece, riconosciamo come ragione della nostra vita la lode e il ringraziamento a Dio tutte le cose ci sembreranno belle, appaganti e ci daranno una felicità piena. Riusciremo ad apprezzare ogni piccola cosa, guarderemo il mondo con occhi di ammirazione continua, ascolteremo il leggero soffio del vento e riconosceremo la voce del nostro Signore. Ogni cosa ci sembrerà un dono, una carezza di Dio, un messaggio d’amore e noi stessi diventeremo dispensatori di questo amore.

Questo è lo stile di chi è pronto in ogni momento ad accogliere il Signore felice di incontrarlo … Questa è la gioia che spesso ci manca e ci manca perché il fine della nostra vita non è né lodare Dio né ringraziarlo per il suo amore. … Convertiamo il cuore all’amore di Dio, facciamoci suoi messaggeri di amore nel mondo accogliendo la vita così come ci è stata data. Facciamo della nostra vita un inno di ringraziamento al Signore e saremo sempre pronti all’incontro il giorno nel quale Lui verrà.

Buon cammino

Franca e Vincenzo