Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Pieno di se stesso, Erode manifesta i dubbi che lo abitano quando, preoccupato di quello che sente dire di Gesù cerca di vederlo. Erode vuole capire, vuole vederci meglio
vuole sapere se può stare tranquillo. Tutto il suo interesse sta nel proteggere il suo potere e la sua ricchezza.
Quanto di Erode c’è in noi?
Quanto siamo preoccupati di perdere i nostri privilegi, le cose che possediamo?
Denaro, successo e potere sono i tre grandi ostacoli alla salvezza, i tre grandi impedimenti alla pace, le tre armi più potenti del male.
Ebbene, ne denaro, ne successo, ne potere potranno mai darci la pace e felicità. Ciò che, invece, può appagare la nostra sete è l’acqua che scaturisce dall’unica sorgente dell’amore: Gesù. È Lui che ci dona pace e gioia e ci fa donne e uomini liberi. E la vera libertà sta nel sentirci capaci di esprimere con dignità ciò che siamo senza sentirci oppressi da altre situazioni.
Alziamo lo sguardo e cerchiamo di “vedere” Gesù per fare un pieno d’amore da donare agli altri a chiunque altro.