“Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato”.
Oggi non ascoltiamo più, nessuno o quasi ascolta l’altro, figuriamoci se ascoltiamo Dio. Crediamo di sapere già tutto.
Ascoltare è inutile, è una perdita di tempo … è noia. Siamo convinti di sapere tutto, di capire tutto e di non avere bisogno l’uno dell’altro. Ci chiudiamo in noi stessi, nelle nostre case, nei nostri mondi e ci crediamo padroni di noi stessi e del mondo.
L’ascolto dell’altro in realtà è essenziale, è il cuore di una vita sociale, è il modo buono e giusto per vivere.
L’ascolto della Parola in maniera analoga è essenziale alla buona vita del vangelo ed è necessaria per scoprire cosa davvero vuole il Signore da noi. Gesù, infatti, ci parla con la sua Parola, ci suggerisce strade e sentieri per il presente e il futuro e, così, ci dona la vita vera.
La vita vera, quindi, è illuminata dalla Parola il cui disprezzo o la cui noncuranza genera vite senza Dio, esistenze smarrite, storie di egoismi ed egocentrismo. Le conclusioni sono sotto lo sguardo di tutti e non è un bel panorama. Possiamo, però, ridare cuore alla speranza riprendendo tra le mani la Parola e cominciando, con Lei, un viaggio di esplorazione del nostro profondo che non avrà paragone con nessun altro viaggio. Sarà una scoperta affascinante, piena di senso e di vita vera
Buon viaggio
Franca e Vincenzo