“…quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti”.
Scegliere gli ultimi, i poveri, coloro i quali non possono ricambiare le nostre attenzione. Gesù ci invita a compiere azioni di misericordia. Lo ha fatto allora e ce lo ripete adesso. Questa sua indicazione è indirizzata a tutti noi perché possiamo ricevere la “ricompensa alla risurrezione dei giusti”.
Noi crediamo che seguire Gesù su questa strada sia essenziale per dare senso alle nostre esistenze; sia fare della nostra vita uno strumento nelle mani di Dio; sia un contribuire a costruire un mondo di pace dove l’amore diventa la regola d’oro della convivenza.
Utopia? Si, se crediamo che ” utopia” sia quel possibile che possiamo davvero realizzare; quel reale che ancora non c’è ma che può esserci.
Seguire Gesù su questa strada è, quindi, costruire oggi un presente di pace e intravedere un futuro di salvezza per noi e per l’umanità.
Siamo circondati da poveri. Vediamo attorno profughi, anziani soli, famiglie senza casa, giovani senza lavoro … tutti hanno un bisogno, una necessità, qualcosa di essenziale alla vita che non li fa vivere.
Spetta a noi, a ciascuno di noi sostenere queste persone senza attendere nulla in contraccambio; spetta a noi offrire la mano e sostenere queste persone; spetta a noi aiutare chi è nel bisogno e nella necessità.
Possiamo farlo. Dobbiamo farlo … Chiediamoci adesso se vogliamo farlo.
Buon cammino
Franca e Vincenzo