La Parola di Dio: tuono e silenzio.

Sul Sinai, Dio parlò a Mosè e agli Israeliti. La parola di Dio fu preceduta ed accompagnata da tuoni e lampi ed un sempre più forte suono di tromba (Esodo 19). Secoli dopo, il profeta Elia tornò sulla montagna di Dio. Lì sperimentò tempesta,terremoto e fuoco, come era successo ai suoi antenati, ed fu pronto ad ascoltare Dio che parlava nel tuono. Ma il Signore non era in nessuno di quei potenti fenomeni familiari. Quando tutto il rumore terminò, Elia udì “il mormorio di un vento leggero” e Dio gli parlò.(1 Re 19)

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Dio parla con voce forte o in un mormorio silenzioso? Dobbiamo prendere come esempio le persone riunite sul Sinai o il profeta Elia? Potrebbe essere un’alternativa sbagliata. I terribili fenomeni connessi con il dono dei Dieci Comandamenti servono a mettere in evidenza quanto questi ultimi siano seri. Accoglierli o rigettarli è una questione di vita o di morte. Vedendo un bambino correre sotto una macchina è bene gridare il più forte possibile. In situazioni analoghe i profeti riferiscono le parole di Dio per far vibrare le nostre orecchie.

Le parole dette ad alta voce sono certamente ascoltate: sono di effetto. Ma sappiamo anche che difficilmente toccano i cuori. Sono rigettate piuttosto che accolte. L’esperienza di Elia mostra che Dio non vuole impressionare, ma vuole essere capito ed accettato. Dio sceglie “il mormorio di un vento leggero” per parlare. Questo è un paradosso: Dio è silenzioso e tuttavia parla.

Quando la parola di Dio diventa “il mormorio di un vento leggero” è più efficiente di altre cose per cambiare i nostri cuori. La tempesta sul Monte Sinai spaccava le rocce, ma le parole silenziose di Dio sono capaci di fare breccia nei cuori di pietra degli uomini. Per lo stesso Elia il silenzio improvviso era probabilmente più spaventoso della tempesta e dei tuoni. In qualche modo le manifestazioni potenti di Dio gli erano familiari. Il silenzio di Dio lo disorienta, una cosa così diversa da quella che aveva sperimentato in passato.

Il silenzio ci rende pronti ad un nuovo incontro con Dio. Nel silenzio la parola di Dio può raggiungere gli angoli più nascosti dei nostri cuori. Nel silenzio, la parola di Dio dimostra di essere “efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito” (Ebrei 4,12). Nel silenzio smettiamo di nasconderci di fronte a Dio, e la luce di Cristo ci può raggiungere e guarire e trasformare anche quello di cui ci vergogniamo.

Dalla Comunità di Taize’

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