Ventosa è un piccolo Borgo tra le colline degli aurunci. La Chiesa orientata a levante è dedicata a San Martino ed era il cuore di un convento benedettino legato a Montecassino come tutti i borghi vicini. In questa Chiesa che custodisce l’unico affresco del territorio dell’artista di Castelforte Aldo Falso, questa sera è stato presentato il libro fotografico che don Simone ha dedicato a San Giovanni Paolo II.
Ventosa adesso è abitata da poche famiglie. Molti sono anziani. È una periferia insomma. Ma chi ci abita sa esprimere, nella semplicità, tutto l’orgoglio di una storia intensa; la dignità di sentirsi erede di un passato importante; la fierezza di essere chiamato alla responsabilità di non far perdere la memoria. E cosi stasera la Chiesa di San Martino ha accolto la presentazione, organizzata dal Comune di Santi Cosma e Da miano, del libro fotografico che don Simone Di Vito ha dedicato a San Giovanni Paolo II. Un libro che racconta con le immagini sette dei tanti viaggi di San Giovanni Paolo II e nei quali don Simone ha fatto da assistente ai giornalisti-vaticanista al seguito del papa scattando migliaia di foto.
È stata una serata tra amici, un momento di vita di Chiesa dove si è respirata un aria di fraternità e di gioia. Una serata dove abbiamo accolto il racconto di don Simone che ha condiviso aneddoti e piccoli episodi anche sconosciuti della vita di San Giovanni Paolo II dei quali è stato testimone. Questa è la Chiesa comunione, quella capace di condividere con gli ultimi, quella che abita le periferie, quella non attenta ai numeri, quella, insomma, tanto cara a papa Francesco e che, a volte, non riesce a trovare concretezza nella vita quotidiana dove, l’indifferenza e, peggio ancora, la deliberata e consapevole esclusione la fa da padrona.
A noi, però, anche questa sera, seduti vicini al nostro caminetto, bastano questi piccoli momenti di comunione per sentire che Lui c’è e che il suo progetto d’amore non ha bisogno del clamore e del potere dei potenti di turno ma dell’emozione e del sentire dei piccoli.
Grazie don Simone, Grazie Ventosa, Grazie dei doni e delle emozioni che ci avete donato.
Bellissimo…mi piace.