Un 8 marzo cristiano lo immaginiamo come occasione autentica per recuperare verità, luce e libertà da ogni condizionamento. Occasione per riflettere sugli incontri che Gesù ha avuto con le donne. Si tratta di peccatrici pubbliche, di mamme e bambine qualcuna ammalatata, di donne che accolgono, di altre che accompagnano Gesù sulle strade polverose della Galilea e di donne che per prime lo vedono Risorto … Tutte stanno davanti a Gesù con pari dignita, capaci di ascolto, di azione e di Parola ma soprattutto di servizio, l’unico che, probabilmente, in quel tempo era loro consentito dalle leggi e dal costume. Gesù le “vede” mentre il mondo le ignora. Così facendo rida loro dignità e le riconsegna un ruolo. Un ruolo, però, davvero essenziale e oggi, purtroppo, molto spesso dimenticato o relegato ai margini e, ne siamo certi sempre più, davvero indispensabile per ridare verità al messaggio di Cristo che dice: «Io sono tra voi come un diacono» (Lc 22,27).
“Come un diacono”, cioè come colui che serve. Questo è il vero “potere” nella Chiesa. Un potere che è affidato a donne e uomini chiamati a interpretare una forma di governo “rovesciata”, un potere che è fare servizio. Bellissimo allora che papa Francesco abbia voluto istituire una commissione che sta studiando il diaconato alle donne: cosa è stato (vedi la diaconessa Febe), cosa può essere se sarà (come ci auguriamo) e, forse, anche come la Chiesa è stata chiamata ad essere fin dalle origini. Un sogno? Un’utopia? Rispondiamo: Si, sogno ed utopia che si stanno materializzando davanti a noi mentre c’è ancora chi si ostina a negarli … Questo 8 marzo laico e cristiano allora ci aiuti davvero a ricostruire in noi e attorno a noi la Chiesa che Gesù ha sognato perché ciascun Uomo, maschio e femmina, sia libero di Amare e Servire senza riverenze, inchini (se non al Signore) e baciamani. Perché ciascuno abbia il coraggio di chinarsi sulle piaghe dei poveri, degli ultimi e di chi non spera più nulla. Perché questa Chiesa sia davvero la Chiesa del “grembiule” e non quella delle carriere, del potere mondano, del denaro (sterco del demonio) e di chi esercitando un comando ignora ed emargina. Perché, quindi, si metta al bando ogni trionfalismo che è il regno del meschino e si abbia il coraggio del semplice, dell’essenziale, del sobrio.
Coraggio maschi e femmine cristiani l’augurio è che questo 8 marzo ci carichi del desiderio di Servire gli Altri e non i nostri desiderata.
Franca e Vincenzo
Festa della donna, festa di Maria donna tra le donne, festa di colei che nel servizio ( ecco l’ancella del Signore) ha detto un Si che ha cambiato la storia del mondo. Dobbiamo dire grazie a Dio per le donne che abbiamo incontrato e incontriamo nella nostra vita, perché la rendono completa.
Meditazione di Franca e Vincenzo che condivido in pieno. Spero che anche la nostra Chiesa di Gaeta si trasformi …..