Dopo 50 anni dal Concilio Vaticano II c’è chi pensa di celebrare ordinariamente la messa di spalle al popolo. Spinte in questa direzione sono arrivate da più parti. Ci chiediamo perché accade questo e, oggi, vediamo come ha reagito papa Francesco di fronte a questi tentativi.
“Città del Vaticano Papa Francesco mette in riga uno dei cardinali più tradizionalisti della curia, l’africano Robert Sarah, prefetto della congregazione per il culto divino, schieratosi apertamente per la celebrazione della messa preconciliare. Altro che lavata di testa. Un po’ di tempo fa Sarah aveva tenuto una conferenza a Londra sulla sacra liturgia durante la quale aveva caldeggiato i sacerdoti di tutto il mondo a celebrare con le spalle rivolte ai fedeli, e non davanti come invece prevede il rito corrente. Prima del Concilio Vaticano II la messa veniva celebrata non solo in latino ma con l’altare rivolto verso Oriente.
«È molto importante che torniamo, appena possibile a un orientamento comune, di preti e fedeli rivolti insieme nella stessa direzione, a oriente, o almeno verso l’abside, verso il Signore” aveva detto Sarah, aggiungendo che occorreva applicare questa pratica. Naturalmente una dichiarazione del genere non poteva passare inosservata, anzi, ha trovato subito l’appoggio dei circoli più tradizionalisti e lefebrviani, irriducibili della messa in latino e della purezza della liturgia senza le novità introdotte dal Concilio. Le parole di Sarah hanno sollevato un putiferio dietro le quinte. Il cardinale Sarah è stato subito convocato dal Papa per un chiarimento, al termine del quale è stata diffusa una dichiarazione per chiarire il “malinteso”. Insomma, una strigliata in piena regola.
I toni della nota diffusa dalla sala stampa sono piuttosto duri. «È opportuna una precisazione a seguito di notizie di stampa circolate dopo una conferenza tenuta a Londra dal cardinale Sarah. Il cardinale si è sempre preoccupato giustamente della dignità della celebrazione della messa, in modo da esprimere adeguatamente l’atteggiamento di rispetto e adorazione per il mistero eucaristico. Alcune sue espressioni sono state tuttavia male interpretate, come se annunciassero nuove indicazioni difformi da quelle finora date nelle norme liturgiche e nelle parole del Papa sulla celebrazione verso il popolo e sul rito ordinario della messa». Il cardinale è stato così richiamato all’ordine con tanto di citazione delle leggi canoniche in vigore. Uno smacco per un porporato di peso, ritenuto capofila della fronda anti-Francesco, e assai critico verso tante novità del pontificato in materia liturgica, come il lavacro dei piedi alle donne, nel giorno del Giovedì Santo.
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