“I vecchi sulle panchine dei giardini
succhiano fili d’aria a un vento di ricordi”.
Fuori dal tempo e dalla storia portano inciso sulla pelle il mistero delle loro esistenze;
nei solchi delle rughe tracce di lacrime e accenni di sorrisi; nelle mani indurite i segni della fatica; nella memorie i fallimenti e i successi di una vita intensa.
I Vecchi, a volte, nascondono il dolore e mostrano smorfie di sorriso; spesso esclusi, abbandonati, emarginati vivono l’ultimo scampolo di vita quasi ignorati; lasciati ai margini continuano a sognare immaginano terre nuove e cieli nuove.
I Vecchi hanno vissuto prima di noi gioie, dolori, fallimenti, successi … hanno l’esperienza che tanti, oggi, rifiutano.
I Vecchi sono il più grande e importante patrimonio che abbiamo che certe mode “giovalistiche”, di questo tempo, stanno disperdendo.
QUESTO È DAVVERO UN PECCATO IMPERDONABILE.
Franca e Vincenzo osb-cam