Pace, pace a voi che entrate in questo nostro spazio virtuale. Uno spazio attraverso il quale comunichiamo pensieri e parole, emozioni e piccole storie quotidiane. Nulla di davvero importante. Tutto molto banale, tutto estremamente semplice ma tutto allo stesso tempo vero, autentico … nostro.
Vi pensiamo qui con noi, magari seduti in cucina mentre sorseggiando un bicchiere del nostro vino, tra una parola e l’altra. condividiamo le ansie, le gioie e le speranze. Questo spazio, perciò, è un po’ come quello della nostra casa nella quale accogliamo gli amici e condividiamo un pasto.
Cerchiamo, quindi, di vivere nella nostra casa le atmosfere che hanno vissuto i primi cristiani nelle cui case ci si riuniva per ascoltare la buona notizia del Vangelo e poi ricevere, dagli “anziani”, l’Eucaristia. Che bello vivere la gioia dell’incontro con il Signore nelle tante piccole chiese domestiche. Oggi, però, il cristiano non vive più da clandestino e può ricevere il Signore Gesù (nel pane e nel vino) nella Chiesa mentre nelle case, chi lo desidera, potrà spezzare la Parola e vivere,con gli altri fratelli, la gioia del dialogo.
Franca e Vincenzo osb-can
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-12
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore