«Ama coloro che ti odiano, prega per coloro che ti fanno del male». Se vivessi nell’odio, che cosa potresti riflettere del Cristo? «Ama il prossimo tuo come te stesso» scriveva frere Roger di Taize in una sua lettera del 30 agosto 1974, come introduzione al Concilio dei giovani.
Queste parole scritte più di 40 anni fa sono straordinariamente attuali e ci offrono, per davvero, una grande opportunità per riflettere e cambiare la nostra vita.
Senza l’amore anche la fede perde di significato e la vita finisce nel vuoto. La stessa preghiera si fa afona e priva di senso. Solo l’amore, cercato, difeso e vissuto è capace davvero di colorare la vita facendone un capolavoro.
Questa è la vita che “impregnata” dalla speranza ci mostra come “casa” dove il Cristo è accolto; questa è la vita che si esprime toccando le ferite del Cristo nelle piaghe dei poveri e dei malati.
Tutto il resto, proprio tutto, è solo vanità, orgoglio e male.
Franca e Vincenzo osb-cam