L’immensità del mare evoca l’immagine del Dio infinito, aiuta la contemplazione e il perenne diffondersi delle onde sembra richiamare la continua agitazione dell’uomo. Si sa che “l’alta marea cancellerà le mie orme e il vento dissipera’ la schiuma delle onde, ma il mare per sempre rimarrà ” Gibran.
E a proposito di vento ricordiamo con Socrate che “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. E, lo stesso mare appare una chiara metofora della vita nella quale per sapersi orientare occorre “la bussola” che, come dice un antico proverbio, “non ti dispensa dal remare”.
Cristo è la nostra bussola che ci invita a remare e se, con libertà, lo seguiamo non saremo mai sconfitti. Egli ha vinto il mondo (il male) grazie alla sua Potenza incomparabile.
E allora, apriamo gli occhi del nostro cuore per vedere «qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi» (1,19). Più , quindi, riusciamo a contemplare, più rafforziamo «l’uomo interiore» (3,16), e, perciò, la nostra capacità di fare scelte buone. Questo, infatti, qui all’eremo, è il tempo di fare scelte importanti. Si tratta di scelte radicali per scrollandoci di dosso , ormai, persone, situazioni e ambienti che si sono fatti davvero pesanti e opprimenti. Tutte cose che impediscono alla vita in Cristo di potersi esprimersi con pienezza. La libertà che Cristo ci ha donato non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo tradire.
Franca e Vincenzo osb-cam
Efesini 3,14-19
Per questo, piego le mie ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni stirpe nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati per il suo Spirito nell’uomo interiore, e che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori, radicati e fondati nell’amore, perché siate in grado di cogliere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate colmati, in vista dell’intera pienezza di Dio.