Qualche minuto fa abbiamo acceso, quest’anno, per la prima volta il fuoco nel camino. La fiamma ha iniziato ad avvolgere la legna e a diffondere un delicato e ancora timoroso tepore unitamente ad un leggero profumo che riempie e attiva la memoria attorno a dolci ricordi. Ed è così che la tradizione si rinnova e aiuta a vivere anche il nostro piccolo momento di preghiera attorno all’angolo nel quale primeggia la Parola dalla quale prende forza la stola del servizio.
Al termine del giorno ripassiamo in rassegna le ore trascorse al lavoro, le persone incontrate, le parole pronunciate e le azioni compiute. Tutto questo ci aiuta nel dialogo con il Padre e ci consente di prepararci a vivere la notte. Una notte che annuncia già la festa di tutti i Santi, una festa nella quale contempliamo non solo i grandi Santi presenti nel calendario ma anche i martiri, i “piccoli” i cui nomi ci sono sconosciuti, quelli che «hanno cercano il volto di Dio», «i poveri in spirito», coloro che hanno vissuto «nel pianto», i «miti», «quelli che hanno fame e sete della giustizia», i «misericordiosi», i «puri di cuore», gli «operatori di pace», i «perseguitati per la giustizia» e per «causa Sua»; uomini e donne, giovani e adulti, che hanno conosciuto il peccato e, poi, si sono convertiti.
Intanto la fiamma del caminetto continua a danzare mentre ci si prepara a gustare una bruschetta, un po’ di verdura e qualche scampolo di formaggio con un piccolo bicchiere di vino. Buonanotte.
Franca e Vincenzo osb-cam