Quando si inizia un percorso ci sono sempre difficoltà, paure, dubbi, ostacoli … ma una volta che ci si avvia la strada si apre, le difficoltà si superano, le paure svaniscono, i dubbi si attenuano e gli ostacoli sono aggirati. La benedizione posta in bocca a Gabael ce lo ricorda esplicitamente.
Dopo aver ascoltato la benedizione di Gabael, una delle tante che si trovano disseminate nel libro di Tobia, vale la pena di fermarsi un poco per riflettere brevemente proprio su questa usanza, tipicamente biblica ed ebraica, che per il libro di Tobia appare così importante. Ricevere la benedizione di Dio ci induce anche a benedire Dio e tutto ciò che ci è dato da vivere deve avere un senso. Occorre avere fiducia perché anche ciò che noi crediamo male ci aiuta a vivere secondo il progetto di Dio. E allora diciamo insieme: “Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo” (Ef 1,3). 🌻💫
Franca e Vincenzo oblati osb-cam
Tobia – Capitolo 9
[1]Allora Tobia chiamò Raffaele e gli disse: [2]«Fratello Azaria, prendi con te quattro servi e due cammelli e mettiti in viaggio per Rage. [3]Và da Gabael, consegnagli il documento, riporta il denaro e conduci anche lui con te alle feste nuziali. [4]Tu sai infatti che mio padre starà a contare i giorni e, se tarderò anche di un solo giorno, lo farò soffrire troppo. Vedi bene che cosa ha giurato Raguele e io non posso trasgredire il suo giuramento». [5]Partì dunque Raffaele per Rage di Media con quattro servi e due cammelli. Alloggiarono da Gabael. Raffaele gli presentò il documento e insieme lo informò che Tobia, figlio di Tobi, aveva preso moglie e lo invitava alle nozze. Gabael andò subito a prendere i sacchetti, ancora con i loro sigilli e li contò in sua presenza; poi li caricarono sui cammelli. [6]Partirono insieme di buon mattino per andare alle nozze. Giunti da Raguele, trovarono Tobia adagiato a tavola. Egli saltò in piedi a salutarlo e Gabael pianse e lo benedisse: «Figlio ottimo di un uomo ottimo, giusto e largo di elemosine, conceda il Signore la benedizione del cielo a te, a tua moglie, al padre e alla madre di tua moglie. Benedetto Dio, poiché ho visto mio cugino Tobi, vedendo te che tanto gli somigli!».