Il discepolo di un filosofo aveva peccato e poiché voleva essere perdonato, il filosofo gli disse: Non ti perdono se per tre anni non porterai i pesi degli altri. Quando ritornò dopo tre anni dopo aver scontato la sua colpa, il filosofo gli disse: Non ti perdono ancora, se per altri tre anni non pagherai coloro che ti oltraggiano e ti insultano. Una volta che il giovane ebbe adempiuto anche a questo, e gli furono rimesse le sue colpe, il maestro gli disse: Ora vieni ed entra in Atene, per impararvi la sapienza. Là c’era un vecchio saggio, che sedeva presso la porta e insultava tutti quelli che entravano per metterli alla prova. Ma quando fece la stessa cosa con il giovane che entrava in quel momento, questi si mise a ridere fragorosamente. Allora il vecchio gli disse: Che fai? Io ti insulto e tu ridi? Il giovane gli rispose: Non vuoi che rida, dopo che per tre anni ho pagato la gente per subire quel che oggi subisco da te gratuitamente? Allora il vecchio gli disse: Entra dunque in città, poiché ne sei degno. L’Abate Giovanni era solito raccontare questa storia e vi aggiungeva di suo: Questa è la porta di Dio, attraverso la quale, fra molte tribolazioni e oltraggi, i nostri Padri sono entrati lietamente nella Sua città.
La saggezza del deserto: ” Detti dei Padri” scelti per gli amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla
Franca e Vincenzo, osb-cam