Mettere un bambino al centro. Diventare come bambini. Farsi piccoli e lasciarsi condurre per mano dove il Signore vuole. Restare innocenti, semplici. Emozionarsi, ridere, piangere, giocare … è questo il mistero della vita che come adulti rifiutiamo. E opponendoci al disegno di Dio viviamo i nostri giorni inseguendo le ardite costruzioni della nostra mente. Menti che con la ragione ci portano spesso sull’infelicità. Sono i nostri ragionamenti infatti, che sono all’origine delle nostre insoddisfazioni, delle nostre delusioni … se, invece, fossimo rimasti semplici e puri come i bambini, forse, non avremmo provato dolore e avremmo attraversato la vita con molta meno fatica. 💕
Franca e Vincenzo, osb-cam
Vangelo del 13 agosto 2019
Mt 18,1-5.10.12-14
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Parola del Signore