Fa un effetto non solo la testa di Giovanni portata in visione come un trofeo (immagine orribile) ma fa un’impressione, se vuole anche peggiore, immaginare che ci sia stato chi, per nascondere i propri misfatti, sia stato pronto a chiedere la morte di chi lo affidava come un pubblico peccatore.
La vicenda di Erodiade è nota e, magari, tutti la immaginiamo come una persona cattiva, vendicativa, arrivista e/o capace di operare non solo il peccato ma invocare il male inducendo anche altri a compierlo. Ci lascia perplessi e senza parola questa scena avvenuta più di duemila anni fa e, forse, più volte replicata nella storia per volontà di tanti nostri fratelli.
Ci chiediamo come sia stato possibile giungere a tanto è come, forse, sotto altri gesti qualcosa di simile possa accadere anche oggi.
Il male è davvero una bruttissima realtà nella quale siamo purtroppo immersi.
VANGELO DEL 29 AGOSTO 2019
Mc 6,17-29
Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore