Non siamo giudici, siamo cristiani, cioè seguaci e imitatori di Gesù Cristo: chiamati ad Amare e a riconoscerci peccatori. Gesù ci fa capire come la via maestra è farsi compagni di viaggio dell’altro nella quotidianità dei gesti e con la semplicità di parole vere. Guardiamo le nostre vite e cerchiamo di convertirci. Aggrappiamoci alla necessità della misericordia. Restiamo solidali, autentici figli di Dio, fratelli che sanno soffrire in silenzio e gioire insieme. È una strada ardua, difficile da percorrere ma carica di pace. Ce la possiamo fare se saremo capaci di alzare lo sguardo al cielo e incrociare gli occhi di Gesù Cristo che ci tende la mano.
Franca e Vincenzo, osb-cam
VANGELO DEL 13 SETTEMBRE 2019
Lc 6,39-42
Può forse un cieco guidare un altro cieco?
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Parola del Signore