Cari amici, questa sera abbiamo avuto occasione di animare un incontro al quale hanno partecipato un gruppo di genitori. È stato il primo dei tre incontri programmati. Stasera, quindi, abbiamo cercato di mettere al centro la vita delle prime comunità con i loro valori, le loro abitudini e i loro sogni cercando anche di mostrare similitudini e differenze rispetto al nostro tempo. All’inizio abbiamo anche cercato di porre in evidenza l’importanza di dare valore al “tempo”, di servirci del “tempo” che ci viene donato in maniera responsabile con l’intenzione di offrirlo, in maniera generosa, anche per l’educazione dei nostri figli. L’incontro lo abbiamo concluso ponendo in rilievo la “Lettera a Diogneto” che offre uno spaccato realistico della vita dei cristiani del II secolo.
A noi sembra che nella sua semplicità e spontaneità l’incontro sia la base per costruire un cammino.
Nel prossimo incontro desideriamo mettere al centro l’attuale famiglia “cristiana”. Nell’ultimo, incontro, infine, cercheremo di riflettere con il contributo di tutti su come essere testimoni credibile per trasmette ai figli la fede.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Tra le altre cose abbiamo condiviso un passo della Lettera a Diogneto.
“Il mistero cristiano
V. 1. I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. 2. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. 3. La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri. 4. Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. 5. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera. 6. Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati. 7. Mettono in comune la mensa, ma non il letto. 8. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne. 9. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. 10. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. 11. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. 12. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere. 13. Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano. 14. Sono disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria. Sono oltraggiati e proclamati giusti. 15. Sono ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano. 16. Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita. 17. Dai giudei sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non saprebbero dire il motivo dell’odio.