Cari Amici, chissà quante volte abbiamo ascoltato questa parola e chissà quante volte ci siamo imposti di viverla e poi non siamo stati capaci di farlo. Certamente questa è esperienza comune a tanti di noi e avremo anche notato che non essendo riusciti a convertirci all'”Amore” siamo rimasti come eravamo. Stessi sbagli, stessi errori, stessa tristezza, stessa delusione e uguale possibilità di essere felici davvero.
Possiamo fare qualcosa? Si.
Possiamo “convertirci” che significa cambiare modo di pensare, agire e vivere. Per farlo occorre quel coraggio che non abbiamo, quella voglia di essere felici che, di fatto, non vogliamo. A volte ci piace restare come stiamo, ci piace commiserarci, ci piace mostrare agli altri il volto triste.
Possiamo cambiare. Si possiamo farlo.
Anche noi abbiamo un sogno, tutti ne abbiamo almeno uno. Il nostro è quello di conquistare la felicità. E il tuo?
Cosa ci impedisce di realizzarlo?
I veri ostacoli siamo noi; certe gabbie dalle quali non riusciamo ad uscire e nelle quali ci siamo rinchiusi noi stessi. Per liberarci occorre, per prima cosa, affrontare la realtà. Quale? Quella che non possiamo cambiare se non cambiano noi. Occorre avere la consapevolezza che non possiamo avere tutte le cose che la mente è capace di pensare. Ci sono falsi sogni frutto di falsi miti; falsi bisogni che creano attese di felicità che, al contrario, sono la fonte della nostra infelicità. Se vogliamo essere felici davvero la prima cosa da fare è quella di essere sinceri con noi stessi e ricalibrare la vita rispetto alla realtà che ci circonda e rispetto alle concrete possibilità di vita. Fatto questo primo, decisivo ed imperdibile passo (molto coraggioso ma assolutamente indispensabile e necessario) possiamo iniziare a vivere una dimensione nuova nella quale l’aria, l’acqua, il cielo, le nuvole, un fiore, l’erba, il canto di un uccellino ecc. sono le gemme della vera realtà, dove il lavoro, qualsiasi lavoro, è fonte di felicità, dove le cose di prima non ci possono più condizionare. Ora possiamo iniziare ad essere persone nuove capaci di apprezzare l’alba e il tramonto come vera ricchezza.
Coraggio. Possiamo cambiare. Possiamo convertire le nostre vite apprezzando il tanto che abbiamo e vivere, finalmente, una vita da Risorti !!!
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore