“Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto”. Riconoscersi “non degno” di ricevere Gesù è il primo segnale della nostra fede. Questo riconoscimento della propria condizione è la dimostrazione che ci siamo avviati sulla strada della salvezza. A questa condizione di base si aggiunge la forza di chiedere una Grazia. Il centurione del Vangelo chiede, infatti, un intervento di Gesù ma, attenzione, non chiede per se stesso, chiede a Gesù di guarire il suo servo che è a letto, paralizzato e che soffre terribilmente. Questa richiesta del centurione che non chiede per se stesso ma per un suo “servo” richiama l’attenzione di Gesù che si meraviglia sia per l’umiltà dimostrata da quel pagano sia per la fede che quest’uomo dimostra e commenta: “non ho trovato nessuno con una fede così grande!”.
Quante volte noi in maniera spontanea di fronte alle difficoltà della vita ci rivolgiamo a Gesù chiedendo il suo intervento per sollevarci dalla nostra croce e, magari, se nulla accade ci arrabbiano e aggiungiamo : “che male ho fatto per meritarmi tutto questo?”. Chi di noi, invece, con umiltà, sa riconoscersi non meritevole di ricevere attenzione? Chi di noi è capace di chiedere a Gesù il dono di una Grazia non per se stesso ma per gli altri?
Oggi, facciamoci queste due semplici domande e, se poi vogliamo, preghiamo il Signore perché intervenga nelle situazioni di bisogno fisico e di vita di qualche persona della quale conosciamo la condizione. È un bell’esercizio che ci aiuta a riflettere sulla nostra vita e a vivere la necessità della continua conversione.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
Parola del Signore