Gesù guarda il popolo e ne ha compassione. Perché? Gli vede stanchi e sfiniti “come pecore che non hanno pastore”. Sacerdoti e scribi del tempo di Gesù avevano smarrito la retta via e contribuivano all’oppressione del popolo. Non erano più guide spirituali credibili. La loro vita non era una buona testimonianza. Gesù ha compassione del popolo lasciato a se stesso. La sua prima reazione di fronte a questa realtà è quella di chiedere ai suoi amici discepoli di pregare affinché il Padre apra il cuore ad altre persone che sentendo la chiamata al servizio decidano di dedicare la vita al bene del popolo e si facciano testimoni credibili della buona notizia del vangelo. Nel frattempo diede ai suoi discepoli il “potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità“. Ed è così che li invio in mezzo al popolo per annunciare che il “regno è vicino”.
È di grande consolazione ascoltare che i discepoli sono inviati in mezzo al popolo per guarire gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gesù pensa al bene del popolo, interviene per scacciare il male che abita l’uomo nel corpo e nello spirito. Tutto questo è molto consolante e ci invita a domandarci: da quale malattia devo essere guarito? Quale è il male che mi avvolge? Da quale sozzura devo essere purificato?
Ecco, Gesù, ci invia i suoi discepoli che guariscono, fanno rinascere a vita nuova, purificano e scacciano via il male che ci opprime. Chiediamo al Signore di essere guariti, chiediamolo nella preghiera, domandiamo con sincerità e semplicità e Lui che vede nel segreto farà ogni cosa con grande misericordia. Signore aiutaci ad avere l’umiltà di chiedere, il dono di farlo con semplicità e il desiderio di essere veri credendo nel dono della gratuità che tocca il cuore e la mente per trasformare le nostre povere esistenze in qualcosa di gradito al Signore. Signore, infine, porta via da noi ogni stanchezza e facci incontrare pastori santi e testimoni credibili che possano guarire le nostre malattie del corpo e dello spirito.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore