Ci sono momenti nella vita nei quali avere fede è l’unica possibilità che abbiamo per vivere. Nel vangelo di oggi Gesù lo dice con chiarezza: “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato”.
Mi chiedo se ho fede; mi chiedo se credo che Gesù è accanto a me nella vita quotidiana; mi chiedo se riesco a fidarmi e ad affidarmi a Lui oppure se continuo a vivere secondo i miei desideri personali.
Facciamoci queste domande. Non è mai troppo tardi per cominciare una vita nuova, una storia nuova. Abbiamo ancora una possibilità di vivere pienamente. Il Signore ci ha donato tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere persone capaci di vivere realizzando la missione che ci è stata affidata.
La Parola che, ogni giorno, ci è donata è come un “cartello direzionale” e ci mostra la strada, ci aiuta a fare scelte responsabili, scelte per il bene nostro e per le persone che ci sono state affidate (coniuge, figli, nipoti). Non sempre le scelte giuste corrispondono ai nostri desideri, non sempre i bisogni che crediamo di avere sono veri bisogni. Ci siamo mai interrogati in merito?
Questo tempo e questo mondo ci spingono, spesso, a perseguire falsi obiettivi che, poi, ci rendono la vita triste, complicata, difficile.
Lungo la nostra strada abbiamo incontrato tanti segnali stradali e ce ne sono anche altri pensiamo al vangelo di oggi. Sono segnali che ci mostrano la strada buona eppure sembra che noi scegliamo di ignorarli, continuiamo a camminare su strade sulle quali incontriamo solo fatica, dolore, tristezza. E, invece, la vita è adesso e non riusciamo a viverla. La vita ci chiama ad affrontarla sapendo di avere con noi un aiuto grande e capace di farci affrontare ogni ostacolo. Questo aiuto si chiama Gesù. Eppure ignoriamo questa unica vera possibilità di riscatto che abbiamo e, sembra quasi, che lo stiamo facendo di proposito. Non riusciamo a guarire le nostre ferite e le nostre piaghe si fanno sempre più grandi e sembra proprio che non riusciamo ad uscire dall’incertezza, dall’immobilismo, dall’indecisione continuando a fare scelte sbagliate. In questo modo siamo noi stessi a rovinarci la vita.
Preghiamo gli uni per gli altri affinché l’illuminazione che viene da Dio ci mostri la via e, se riusciamo a cambiare vita (l’unica vera alternativa al dolore), saremo anche capaci di vivere la Pace del Signore e la gioia vera, quella che solleva il cuore da ogni fatica e assicura una vita davvero piena.
Quali sono le priorità della mia vita? Quali sono i valori ai quali mi ispiro? Quali sono le cose della vita che devo cambiare per essere felice? Dove sta la vera felicità? Nel possedere cose o nell’amare le persone che ho accanto? Cosa significa amare? Gesù ha dato la sua vita per noi e noi siamo capaci di amare l’altro (cioè almeno le persone piu vicine: moglie, marito e figli)? Vogliamo essere felici? A cosa siamo disposti a rinunciare per essere felici?
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 16,15-18
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Parola del Signore