C’è stato un tempo nel quale per illuminare il buio c’era solo la luna e poi un tempo nel quale la sola fiammella di una candela o la lampada a petrolio offrivano luce alla mensa.
C’è stato un tempo nel quale la fiamma del focolare dava luce e calore accompagnando le parole nelle brevi serate che anticipavano il riposo. In quel tempo la sera era già notte, le strade buie e solo le parole riempivano il silenzio. Parole che davano luce alla vita come la Parola che offre luce ai passi dell’uomo. Ma Gesù ci mette in guardia dicendo: “Fate attenzione a quello che ascoltate”. La Parola ascoltata, infatti, porta frutto nella nostra vita e in quella di chi ci vive accanto, cambia la nostra vita e mostra che una vita nuova e bella è davvero possibile.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Parola del Signore