La pratica dello scarto è uno dei segni più evidenti del nostro tempo. Produciamo cumuli di rifiuti di ogni genere e c’è chi ne ha fatto addirittura una fonte di guadagno. Spesso si tratta di affari illegali e/o che producono inquinamento. A ciò si aggiunge la pratica dello “scarto” di persone. Ci sono donne e uomini che vivono il dramma dell’uso e getta. La “cultura dello scarto” si è impadronita perfino delle relazioni. L’altro c’è, esiste, ci relazioniamo con lui solo se e/o fino a quando è utile a raggiungere i nostri obiettivi. Insomma si viene considerati solo se si è utili poi si viene scartati, eliminati, ignorati.
Gesù, oggi, insegna che proprio ciò che è stato scartato (“la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo”) è, nel progetto di Dio, elemento fondamentale della costruzione del Regno di Dio. Quella persona giudicata inutile, quell’essere umano emarginato, gettato via, è, invece, qualcosa di molto prezioso agli occhi di Dio. Sarà Lui, proprio lo scartato, uno dei componenti più importanti ed essenziali per la costruzione del nuovo edificio spirituale voluto dal Signore. Cerchiamo di avere occhi aperti per vedere bene, mani capaci di sostenere e orecchi che sanno ascoltare la realtà che ci circonda. Siamo chiamati ad essere costruttori di umanità.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Parola del Signore