Non puoi fermare il vento. Non puoi bloccare il desiderio della libertà. La forza della passione guidata dalla verità spazza via ogni prudenza e le azioni si fanno forti, le parole potenti mentre chi detiene il potere si allarma.
Accade la stessa cosa a Gesù che i Giudei cercano di uccidere perché la sua Parola mobilita le masse e da fastidio ai potenti del tempio, cioè ai sacerdoti che guidavano il popolo.
Gesù che in un primo momento non voleva più andare in Giudea per evitare il pericolo decide, invece, che non poteva più rinunciare e che il momento decisivo era, davvero, arrivato. Ed è così che va a Gerusalemme e sfida i potenti. Entra nel Tempio e qui comincia ad insegnare.
Il vento della “rivoluzione cristiana” ha la forza di scuotere profondamente la coscienza delle masse. Non si può fermare il vento quando le parole sollevano i cuori; quando il desiderio della libertà ti prende nel profondo; quando la vita, finalmente, decide di esprimersi in maniera autentica.
Quando il vento del bene soffia forte ogni male tenta la reazione, lo scontro sarà sconvolgente e la vita viene messa fortemente a rischio. Eppure non si può più far finta di niente. Bisogna sradicare il male, ogni male, che sia fisico o che morale. Bisogna estirparlo dal profondo del cuore o del corpo per far rinascere la vita nella verità e costruire una nuova umanità. Se ci pensiamo bene questo che stiamo vivendo è proprio il tempo giusto nel quale assumere su di se il coraggio e decidere per il bene. C’è una guerra da combattere nella quale ognuno dopo aver vinto il proprio egoismo deve scendere e unirsi a chi lotta per il bene. Non c’è più tempo da perdere. Gesù ce ne ha dato l’esempio.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Parola del Signore