Vedere e annunciare. Il coraggio di essere testimoni quando tutto il resto del mondo corre come se Gesù non ci fosse. È questo, probabilmente, il compito più difficile che attende le donne e gli uomini. Raccontare Gesù nell’agire nella vita quotidiana, e, saperlo fare bene, infatti, è l’arduo compito che ci viene affidato. È questa la via privilegiata per annunciare il Cristo risorto. Si, perché siamo chiamati ad annunciarlo nella vita quotidiana, nei luoghi ordinari dell’esistenza, la dove possiamo davvero “vederlo, incontrarlo e servirlo“. Ogni volta che lo facciano siamo gli Apostoli del Signore, i suoi testimoni. Per farlo occorre sapersi convertire ogni giorno e restare fedeli.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Parola del Signore