Anche se il male sembra allargare sempre più i suoi tentacoli abbiamo la concreta possibilità di difenderci e di essere liberati chiedendo l’intervento del supremo bene.
Dio è difesa e baluardo, roccia che custodisce, ancora di salvezza.
È questo il tempo per chiedere di essere liberati dal male ed evitare che l’abisso ci sommerga. Il Signore, infatti, ascolta gli umili che chiedono aiuto e ringraziano. Il male non prevarrà!!!
Franca e Vincenzo, osb-cam
Nel tempo della benevolenza, rispondimi Signore.
Liberami dal fango, perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.
Non mi travolga la corrente,
l’abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca.
Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.
Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.