Al cuore non si comanda ed è con lui che gli occhi sono capaci di vedere cose inaudite e meravigliose trasformando il “solito” prato sotto casa in un immenso spazio colorato dai fiori. Sul Tabor, luogo della trasfigurazione, occhi e cuore hanno dato corpo al miracolo di una fede che vede realizzato il desiderio di scoprire la bellezza del Cristo risorto.
Abbiamo tutti un immenso e grande bisogno di vedere e ascoltare Gesù Risorto per essere poi in grado di portare questa gioia agli altri che aspettano che qualcuno gli inviti sul Tabor per godere dello stesso immenso e meraviglioso spettacolo della fede.
Coraggio, questa esperienza è per tutti, anche per te, se lo vuoi.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,1-9
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Parola del Signore