Immagina, immagina orizzonti sconfinati. In lontananza un veliero sospinto dal maestrale. Le vele gonfie mostrano tutta l’imponenza della nave che avanza. E mentre questa scena riempie l’orizzonte un canto di gioia si alza dal profondo.
Le parole disegnano scene di lode e ringraziamenti che si alzano verso oriente da dove la stella più intensa e luminosa spunta per illuminare ogni scelta buona della vita.
I raggi potenti dell’alba s’infilano tra i rami di un mandorlo in fiore e il cuore si scioglie abbandonando l’aridità del deserto dove le tentazioni s’intrecciano con la durezza della vita … Soffia vento, soffia più forte e portami via verso l’Oriente per abbracciare la Grande stella.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».