Basta un attimo, solo un attimo, per cambiare vita. Una parola, uno sguardo, un gesto e all’improvviso tutto cambia e cambia per sempre.
C’è un momento nella vita in cui questo attimo può conquistare il “per sempre”: è il momento nel quale mente e cuore incontrano la misericordia, l’attimo nel quale comprendiamo di essere amati e perdonati.
L’esperienza del perdono cambia tutto e fa della nostra vita una vita totalmente nuova. Ma chi può perdonare? L’unica persona che può farlo e farlo davvero è Cristo che passa nel quotidiano della nostra vita e che, per distrazione, non vediamo e, spesso, facciamo finta di non vedere o rifiutiamo. Siamo noi a voler continuare a percorrere strade sbagliate e a non accettare la vera felicità proseguendo con gli errori di sempre. Il Signore, invece, ci offre in ogni istante l’occasione di cambiare vita, di lasciare le cose vecchie e di iniziare a camminare su strade nuove. Matteo accoglie l’invito di Gesù, lascia la sua vecchia vita e scioglie le catene che lo tenevano legato ai fantasmi che si era costruito. In un attimo si sente liberato, capace di sorridere, di gioire, di essere, finalmente, felice e lo sarà per sempre.
Anche noi possiamo fare come Matteo, accogliere l’invito di Gesù e cambiare vita cambiando il nostro modo di vedere le cose e di vivere la vita. Oggi il Signore c’è ne offre l’occasione. Dipende tutto da noi.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,9-13
In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore