Seguire il Signore espone, spesso, a grandi rischi. Chi segue davvero Gesù, infatti, rompe equilibri, disturba i manovratori di professione, apre piste di vera libertà ai prigionieri e agli oppressi. Chi segue Gesù non è mai indifferente, si interessa dell’altro e dei poveri, degli emarginati, di chi è solo. Chi segue Gesù visita i malati, accoglie tutti e per tutti ha un gesto o una parola buona.
Tutto questo infastidisce i potenti di ogni categoria ed, in particolare, di chi utilizza la sua posizione per dominare gli altri credendo, a volte, di farlo per il bene.
Dio non lascerà soli i suoi amici e nonostante l’odio dei malvagi non farà mancare il suo aiuto e la sua presenza salvando la vita di chi ha deciso di seguirlo.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore