La parola da vivere oggi è: riconoscere il potere dei prepotenti.
La storia antica e anche quella recente è piena di potenti prepotenti, di potenti arroganti, bugiardi, falsi e capaci di abusare del popolo.
Accadeva allora e accade, purtroppo, anche adesso. A farne le spese sono sempre i piccoli, gli indifesi e anche i bambini. Gli innocenti vittime del potere sono in gran numero e tutto questo spesso accade anche tra l’indifferenza e la disattenta superficialità di molti.
Oggi proviamo a pensare alle tante situazioni nelle quali bambini innocenti sono stati e sono vittime dei potenti prepotenti.
L’evangelista Matteo conclude ricordando il profeta Geremia, quello che più di tutti, ha combattuto, la prepotenza e l’arroganza dei capi dei giudei, la stessa che perseguiterà Gesù fino alla sua crocifissione.
Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,13-18
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esatezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
Parola del Signore