Da un lato abbiamo Maria e Giuseppe che per rispettare la Legge antica vanno a presentare Gesù al tempio e dall’altra il vecchio Simeone che accogliendolo lo prende tra le braccia e profetizza sul suo essere “luce delle genti“.
A quaranta giorni dal Natale i riti del passato incrociano lo Spirito che innova e guarda, con la forza e il coraggio dell’Amore, oltre il presente. È nel Tempio che Gesù viene riconosciuto, ancora una volta, come il Figlio di Dio venuto a portare la buona notizia a tutte le genti, al mondo intero e non solo al popolo d’Israele.
Il nuovo apre spazi universali e invita a sognare un presente e un futuro guidati dal bene per tutti e non solo per i pochi, dal bene condiviso con l’intera umanità; dal bene solidale che rifiuta ogni egoismo e ogni esclusione.
Possiamo immaginare che proprio in questo giorno la Luce che è Gesù raccoglie tutto l’antico mondo ebraico e lo cambia per offrire un futuro di fraternità e amore a tutto il mondo nel quale vivere l’Amore senza distinzioni di alcun genere. Sappiamo bene che questa proposta è stata avversata dai potenti che difendevano i loro privilegi e che per questo hanno perseguitato Gesù fino a metterlo in croce.
La sua Parola è rimasta ed è come una lama a due tagli che continua a scuotere le nostre coscienze. Lasciamoci interrogare dalla sua sana inquietudine che è ancora di salvezza.
Buona Festa della presentazione di Gesù al Tempio (Festa della Candelora).
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,22-32
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Parola del Signore