Molti di noi hanno avuto la fortuna di vedere e, probabilmente, anche fatto il pane in casa. Abbiamo visto preparare il forno, quei “magici” forni in mattoncini che quasi sempre avevano un posto d’onore nelle cucine dei nostri nonni. Magari abbiamo “ammassato” acqua, farina e lievito nelle “matre” in legno e poi, preparato le “pagnottelle”, atteso il tempo necessario perché lievitasse. Poi , quando con una coincidenza temporale, frutto dell’esperienza, le pagnottelle erano cresciute e il forno pronto le abbiamo infornate e atteso la cottura. La “magia” si era fatta realtà: il pane dorato, croccante e gustosissimo, era pronto per essere mangiato. La festa poteva cominciare e si rinnovava ogni volta che il rito di ripeteva. Ma il pane fatto con le nostre mani è un pane per il corpo e ci tiene in vita.
Il pane del cielo che, invece, è Gesù, è un “pane” diverso che dà senso alla nostra vita ed è un “pane” che sostiene le ragioni della vita e che da cuore alle nostre scelte quotidiane. È un pane che non può mancare per fare della vita che ci è stata donata il capolavoro che Gesù ci chiede di realizzare.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,30-35
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Parola del Signore.