“Il buon pastore da la propria vita per le pecore!”. Tante volte mi sono soffermato a riflettere su queste parole di Gesù. Parole molto precise, forti, chiare e che non lasciano spazio ad interpretazioni personali. Il buon pastore protegge, cura, accarezza, sostiene, accoglie, incoraggia. Il buon pastore cerca la relazione e con grande umanità e umiltà è spinto a conoscere in profondità ognuna delle pecore a Lui affidate e con ognuna vuole un rapporto vero, profondo e sincero. Il buon pastore cerca lo sguardo delle pecore, va a cercarle ovunque stanno e le ama in profondità. Il buon pastore desidera e lavora per avere un gregge unito, solidale e dove la fraternità è Legge. Il buon pastore lo riconosci subito ha lo sguardo buono, il sorriso che attira e la capacità di saper fare discernimento. Il buon pastore non scarta nessuna delle sue pecore e dona la sua vita per loro. Questo è il comando che ha ricevuto dal Padre e proprio da come lo vive acquista Autorevolezza. Egli non è autoritario e dallo stile del suo agire lo riconosceremo e lo seguiremo. È nella concretezza della vita che possiamo scoprire, amare e seguire il buon pastore rifiutando il mercenario che non è pastore e che abbandona le pecore al lupo. Quest’ultimo si fa complice del male ogni volta che fa finta di non vedere, di non sapere e, quindi, non parla e non agisce lasciando che il gregge voluto e desiderato dal Padre (cioè ogni battezzato con la sua vocazione) venga lasciato solo e a volte addirittura scartato. Peccato. Questo è un grande peccato. Dobbiamo pregare e pregare molto per i nostri pastori affinché possano davvero donare la vita ed essere veri e Autorevoli.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,11-18
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
Parola del Signore