Tutto nasce, vive e muore per Amore. Questo è il principio e il fine. L’unico e il solo “motore” della vita qui e oltre. Amare è l’unica possibilità che abbiamo per essere felici.
Il tempo dedicato a qualcuno, lo sguardo che incrocia quello dell’altro, il sussurro di una parola buona, la dolcezza di una carezza sono segni e attenzioni che donano felicità e gioia. Sono i segni che Gesù ci ha offerto per la nostra buona vita.
È così che l’amore trova strade per raccontarsi. Certe volte le parole, soprattutto quelle dei cosiddetti “sapientoni” sono solo pronunciate per impressionare, dominare e schiacciare l’altro. Allo stesso modo c’è chi dice di essere al servizio ma lo fa con astuzia, fingendo, imponendo il suo potere e credendo di essere superiore. Ma che potere ha un uomo così su di noi? Cosa mai può insegnarci un potente che non ti guarda negli occhi, che quando lo fa ti scruta dall’alto al basso, che crede di essere migliore di te e che non riesce ad essere Autorevole vestendosi invece di autorità approfittando della sua condizione? Che uomo è uno che promette di starti accanto e poi non fa nulla? L’Amico lo vedi dai gesti e dal tempo che ti dedica, dall’amore con il quale comprende i tuoi bisogni e cerca di farti sentire la sua presenza.
Gesù, infatti, si è fatto Amico e ci ha chiamati Amici insegnandoci a riconoscere chi sono i nostri veri Amici e ad Amare anche i nemici o coloro che ci ignorano. Lui ci ha scelti così come siamo, con i nostri difetti e le nostre povertà. Non ci ha imposto regole. Gesù ci ha donato la libertà da tutto e da tutti e ci ha dato l’unico vero comandamento: “che vi amiate gli uni gli altri”.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,12-17
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.