Custodire qualcuno o qualcosa è espressione concreta dell’Amore; è segno e simbolo di una vera pienezza di vita. Per farlo e farlo bene occorre ed è necessario prendersene cura. Proviamo a condividere il pensiero che questa mattina, “ascoltando” il Vangelo ci è venuto subito in mente … Lo prendiamo dal libro “Il piccolo Principe” e mette al centro il bello e il semplice che non vediamo mentre lo abbiamo già tutto nel cuore:
“Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua. Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore!“.
È così che con semplicità possiamo prenderci cura degli altri e vivere in profondità quella felicità e quella gioia che Gesù ci ha donato.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17, 11b-19
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».
Parola del Signore.