Oggi è San Romualdo, fondatore dei camaldolesi che con la sua “Piccola regola” continua ad ispirare i pensieri e le parole di tante persone. Anche il nostro piccolo Eremo di famiglia camaldolese trova in lui il punto di riferimento.
Romulado ha lasciato una “Piccola Regola” semplice ma profonda, che può aiutarci nella nostra vita di preghiera e portare alla pace interiore:
1 Siedi nella tua cella come in paradiso.
2 Scaccia dalla memoria il mondo intero e gettalo dietro le spalle.
3 Vigila sui tuoi pensieri come il buon pescatore vigila sui pesci.
4 Unica via, il salterio: non distaccartene mai. Se non puoi giungere a tutto, dato che sei venuto qui pieno di fervore novizio, cerca di cantare nello spirito e di comprendere nell’intelligenza ora un punto ora un altro; e quando leggendo comincerai a distrarti, non smettere, ma correggiti subito cercando di comprendere.
5 Poniti innanzitutto alla presenza di Dio in timore e tremore, come chi sta al cospetto dell’imperatore.
6 Annullati totalmente e siedi come un bambino contento solo della grazia di Dio e incapace, se non è la madre stessa a donargli il nutrimento, di sentire il sapore del cibo e anche di procurarsene
Insieme alla “Piccola regola” di San Romualdo vi uniamo, come ogni giorno, il vangelo di oggi che ci invita a vivere il nostro tempo con la fiducia e la speranza degli uccelli del cielo e i gigli del campo accogliendo con serenità i fatti della vita senza preoccuparci troppo di tante cose.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6, 24-34
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Parola del Signore