Certamente ci sarà capitato di chiedere qualcosa a Dio e ci sarà capitato di credere di non essere ascoltati. Perché abbiamo questa impressione? Prima di rispondere a questa domanda forse dobbiamo chiederci se rivolgendo una richiesta al Signore lo abbiamo fatto come ha fatto il centurione e se nelle nostre intenzioni c’era amore, fede, fiducia e umiltà e quale è il progetto di Dio per noi. Forse anche riflettendo con queste indicazioni non troveremo una risposta che ci appaga e forse è anche giusto così. Siamo solo minuscoli esseri viventi in una creazione immensa nella quale siamo invitati ad affidarci alla volontà di Dio che non ci abbandona mai e ci accarezza come solo Lui sa fare. La guarigione da chiedere è certamente quella dai nostri egoismi è quella dalla superbia che potrebbe non farci vedere chiaramente l’amore di Dio che è l’unica grande verità alla quale aggrapparci per vivere. Un bagno di umiltà ci servirà a vivere un’esistenza più autentica e pacificata.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 15-17
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
“Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie”.
Parola del Signore