Il momento è cruciale. Gesù chiede cosa la gente dice di Lui che si è definito un Uomo. Le risposte che riceve sono molto incerte e confuse ma tutte dimostrano che la gente non ha capito la sua vera identità. Gesù è identificato con personaggi (profeti) che avevano predicato per cambiare le istituzioni. Gesù, invece, sappiamo bene è venuto per cambiare il nostro cuore. Insomma Gesù veniva visto come un restauratore dell’antica autonomia e libertà, come un liberatore dalla dominazione dei romani e non come un liberatore del cuore dell’uomo. Allora Gesù chiede ai discepoli: «Ma voi, chi dite che io sia?».
La risposta da dare è evidentemente di tipo personale. Io, noi, voi cosa crediamo? Chi è per noi Gesù?
È l’uomo del potere, l’uomo che può darci il successo, il denaro e risolvere i problemi che abbiamo? Oppure è colui il quale ci indica la strada della vera libertà dalle cose e da ogni forma di schiavitù? Gesù è il figlio di Dio che accetta il rischio di portare la buona notizia agli uomini e, quindi, a ciascuno di noi. Gesù è colui che ci mostra con la sua vita come cambiare la nostra. Fimo a quando noi continueremo a credere in un Dio che deve assecondare i nostri desideri dimostreremo di non aver compreso nulla lui. Gesù vuole donarci una vita nuova, diversa e ci chiede di seguirlo e come a Pietro dice a ciascuno di noi: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Gesù ci chiede di seguirlo sulla via della croce, ci chiede di lasciare i nostri pensieri e i nostri sogni e sognare i suoi sogni, di accogliere il suo invito a fare della nostra vita qualcosa a Lui gradito.
Vogliamo noi vivere come piace a Dio? Vogliamo essere suoi testimoni, vogliamo accogliere la croce?
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,13-23
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Parola del Signore.