C’è una forza, c’è una potenza, c’è un mistero racchiuso nella vita pronto a manifestarsi con tutta la sua carica solo il giorno nel quale la donna e l’uomo vedono traformare la propria esistenza in un’altra dimensione.
È ciò che Gesù cerca di trasmetterci oggi con un esempio tratto dalla natura e attraverso il quale parla prima di tutto di se stesso ma anche di ogni persona che lo segue fino alla morte.
La morte è il momento che libera energie e dilata la sua forza nell’infinito e all’infinito. È solo donando se stessi, perciò, che donne uomini possono raggiungere un risultato massimo di vita nuova.
Se, invece, si vive per se stessi si costruisce un fallimento. Solo vivendo per gli altri, infatti, ci si può realizzare davvero. Ecco la potenza di mettersi al SERVIZIO. Un Servizio che è imitazione della vita di Cristo e segno della sua potenza. Un segno che si esprime nella croce che appare al mondo espressione di infamia, disonore e vergogna ma che è invece un grande appello al Padre che non potrà mai lasciarci soli permettendo la nostra risurrezione.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 12,24-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».
Parola del Signore.