Il male esiste, il male c’è e abita il cuore dell’uomo. È così che Gesù mette a fuoco una delle questioni più importanti del suo insegnamento. Per evitare il male l’uomo deve combattere una battaglia difficile ma non impossibile, una guerra continua e con esito sempre incerto. Ed è in questo contesto che accusa scribi e farisei (teologi e i massimi esponenti del tempio) di ipocrisia cioè di essere falsi con se stessi e con il popolo. Ma non solo. Gesù entra nell’insegnamento contenuto nei libri sacri e chiarisce che il male non entra nel cuore dell’uomo dall’esterno. Non ci sono cibi che contaminano ma che il male ci abita e ci induce a mettere in atto comportamenti che fanno male a noi (ci rendono tristi, arrabbiati, agitati) e agli altri (rendendo la loro vita complicatissima). Tra le altre cose accusa i capi religiosi di aver “costruito” precetti e di “suggerire” un modo di onorare Dio falso e che, peggio ancora, serve solo a perpetuare il loro potere sugli uomini. Questo davvero è il più alto tradimento che si può fare a Dio. Questi capi religiosi in buona sostanza usavano Dio per mantenere il loro potere e il loro dominio sugli uomini e lo facevano “falsificando” perfino i comandi di Dio o usando la Legge a loro vantaggio. Questo è orribile. Questo è malvagio. Un inganno che distrugge alla radice la possibilità di vivere la pace, la gioia che invece il Signore vuole donare all’uomo per essere felice.
Franca e Vincenzo osb-cam ❤️
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,1-8.14-15.21-23
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate
la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
Parola del Signore.