Alzare gli occhi al cielo, scrutare oltre i disegni delle nuvole e affidare ogni speranza alla fiducia nell’Amore di un Padre misericordioso. Senza una Grande Fede nessun evento “miracoloso” potrà mai accadere nelle nostre vite.
L’umiltà e la fiducia del centurione ha attraversato i secoli ed è giunta fino a noi dopo aver colpito il cuore di Gesù che ammirandole ha permesso la guarigione del servo del centurione.
Le donne e gli uomini di ogni tempo e anche noi tutti, infatti, abbiamo bisogno di crescere in umiltà e fiducia. Abbiamo bisogno di affidarci (ma davvero) nelle mani della Provvidenza che conosce i nostri cuori.
Il teatro dell’esistenza non ha bisogno di comparse o di attori ma di donne ed uomini veri e autentici, capaci di pronunciare parole vere e di saper riconoscere le proprie miserie. C’è bisogno di verità e di fiducia in un tempo e in un mondo che, purtroppo, vive in un aleatorio volteggio di falsità che genera solo tristezza.
La vera gioia nasce da una verità che conquista il proprio cuore e sa contagiare le persone che incontra tanto da guarire la vita.
Franca e Vincenzo osb-cam ❤️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,1-10
In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Parola del Signore.