Non siamo mai soli. Gesù osserva e scruta i bisogni dell’uomo ed interviene anche di sabato, quando gli ipocriti alzano barriere perfino al bene.
Oggi ci impegneremo a scoprire la presenza del Signore nella nostra vita, cercheremo di cogliere il suo Amore e la sua misericordia nei fatti della nostra esistenza e di ringraziarlo per i tanti doni ricevuti dei quali non ci siamo mai accorti. A volte, infatti, non riusciamo nemmeno a riconoscere il tanto che abbiamo e cerchiamo sempre altre cose non dando il giusto valore a ciò che già abbiamo ricevuto. Preghiamo il Signore di darci occhi per vedere e cuore per capire.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,10-17
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Parola del Signore.