Sordi, ciechi e muti. Siamo insensibili di fronte ad ogni chiamata del Signore. Non ascoltiamo il dolore del prossimo, non vediamo le povertà che ci circondano e non sappiamo più condividere ciò che abbiamo. Non siamo più attenti al male che abita il mondo e spesso ci facciamo trascinare nel suo vortice restando indifferenti. I pensieri sono occupati solo dai nostri interessi e dai nostri tornaconto ed è così che il mondo scivola verso situazioni di povertà di ogni tipo. Chiediamo al Signore di essere capaci di ascoltare il grido di dolore che si alza da tante donne e uomini i cui sogni e i cui desideri si sono eclissati nell’abisso del male che, forse, con la nostra indifferenza anche noi abbiamo contribuito a provocare.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Parola del Signore