Quando la fede è poca o, addirittura, ci manca occorre che qualcuno ci porti e ci accompagni come fanno i discepoli con il cieco. Poi vediamo che Gesù interviene con la Parola e la sua lingua per portare la guarigione. La Parola, infatti, è un dono: una parola che non è di condanna, non è di disprezzo ma è luce che ci aiuta a vedere, a capire e a sconfiggere il male che tenta continuamente di impadronirsi della nostra vita. Spesso, purtroppo, siamo ciechi e non riusciamo a vedere bene e i nostri occhi sono offuscati. Ci manca la luce di Gesù. Dobbiamo tornare a pregarlo affinché rimetta le sue mani sui nostri occhi permettendoci di vedere bene ogni cosa e ogni situazione. Perché questo accada dobbiamo guardare a Gesù e chiedere di vedere con i suoi occhi.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,22-26
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».
Parola del Signore.